Il profilo dell'artista


Artista di formazione partenopea con forti radici lucane da parte di madre, Maria Ràcana Terracciano conserverà di quella terra montuosa il ricordo legato al tempo dei giorni di vacanza trascorsi nell’antico castello e torneranno i luoghi cuspidati, epurati nell’immaginario infinito della sua ricerca pittorica, a farsi immagine sulle sue tele.

Nel corso della sua formazione scolastica quindi universitaria, per tradizione familiare svolta negli studi classici, si sente fortemente motivata a seguire la sua inclinazione artistica e ottiene perciò di poter frequentare i corsi di figura e di pittura che l’Accademia di Belle Arti di Napoli svolgeva in ore pomeridiane per studenti esterni.

per approfondire

Il profilo dell'artista


Artista di formazione partenopea con forti radici lucane da parte di madre, Maria Ràcana Terracciano conserverà di quella terra montuosa il ricordo legato al tempo dei giorni di vacanza trascorsi nell’antico castello e torneranno i luoghi cuspidati, epurati nell’immaginario infinito della sua ricerca pittorica, a farsi immagine sulle sue tele.

Nel corso della sua formazione scolastica quindi universitaria, per tradizione familiare svolta negli studi classici, si sente fortemente motivata a seguire la sua inclinazione artistica e ottiene perciò di poter frequentare i corsi di figura e di pittura che l’Accademia di Belle Arti di Napoli svolgeva in ore pomeridiane per studenti esterni. Le sono maestri Giovanni Brancaccio e Carmine Di Ruggiero, con il quale in particolare stabilisce un rapporto di feeling docente-discente. Così lei stessa racconta la sua prima lezione di Pittura: al Maestro che aveva chiesto agli studenti di dipingere lei di rimando chiede: "Cosa?”, quindi alla sua risposta "Come vuoi e cosa vuoi” prontamente Maria traccia sul foglio una linea orizzontale. Inizia così il suo percorso, alla ricerca dello spazio infinito che concilia lo spazio esistenziale-metafisico e quello fisico-vitale, complice la conoscenza di Borges, in particolar affascinata dal concetto dell’Aleph, seguendo i suoi versi: "El tiempo es la sustancia de que estoy hecho”. Riferimenti iconografici pochi, essenziali; ama il Rinascimento puro, emblematico in Piero della Francesca, e tra i contemporanei preferisce Rothko, che segna linee sicure entro spazi inspiegabili all’occhio umano che cerca riferimenti certi nella realtà che lo circoscrive.

La linea dell’orizzonte è il limite che divide e distingue la terra dal cielo, ma suggerisce a chi osserva anche un senso di illimitata continuità che trova o può trovare anche oltre i bordi della tela ; così scrive Ela Càroli sulle opere esposte in mostra al "Centro Caprense Ignazio Cerio” (CAPRI, 1997) e aggiunge nell’occhiello di apertura al breve catalogo una poetica citazione di Dylan Thomas: "…nessuna onda può pettinare il mare”. Un guizzo di provocatoria libertà linguistica che per incanto rende complici il linguaggio scritto con il linguaggio figurativo.

Lo stile sicuro dell’artista si legge in tutto il suo percorso, nonostante spazi in diversi campi rappresentativi dell’immagine pittorica. Persino accostandosi alla ritrattistica Maria Ràcana non perde mai la sua cifra, elaborando spazi equilibrati ai personaggi senza dettagli nei particolari, restando soprattutto sempre padrona della tecnica. Il primo che si conosca, e che rivela nella sua freschezza quasi una iniziazione che non sarà pedissequamente seguita, risale al 1956 ed è il Ritratto di Donna Seduta (opera esposta per la prima volta nel 2012 alla Galleria "Al Blu di Prussia” di Napoli), fanciulla solare, preludio alla serie di ritratti eseguiti in gran numero nella metà degli anni ’80 del Novecento a Lecce ed esposti quindi in mostra nella città salentina. Tecnica, quella del ritratto, che l’artista continua ad applicare con grande, incredibile freschezza fino ad oggi. Ma non è che una parte della sua produzione, perché il linguaggio iconografico delle sue tele è ricco di elementi, si anima di figure femminili. Eleganti e austere, anonime eppure orgogliose, ritte dentro le lunghe vesti e con i capelli raccolti sulla nuca sono loro, le donne, a raccontare l’esistenza, inserendo i temi dell’ora, come nei dipinti del ciclo realizzato negli anni classificati "del Femminismo”, espressione dell’impegno ideologico della personalità dell’artista. Dagli Ziqqurat e Donne che guardano l’orizzonte, opere del 1973, fino a tutta la serie delle Donne dentro le case … uscite dalle case e via ancora, il racconto è esplicitamente rivolto alla presa di coscienza di un nuovo ruolo della Donna. Nel periodo di governo del Sindaco Maurizio Valenzi, anni in cui Napoli conosce la sua prima primavera dal dopoguerra, gli artisti si riconoscono interpreti di un percorso innovatore della cultura nel sociale e si uniscono volentieri a esporre in collettive per rafforzare l’evidenza dei loro messaggi. Sono di questi anni le varie partecipazioni di Maria Ràcana alle collettive in città e conduce, con le altre donne-artiste coinvolte, nel segno dell’arte le battaglie sui diritti della donna come per la legalizzazione dell’aborto. Racconta l’artista: "Io sentivo la necessità di portare avanti una ricerca su questo tema che anche in seguito non ho abbandonato, quando mi sono volta, a donne finalmente liberate, verso l’approfondimento creativo dei concetti di spazio e di tempo, nelle loro diverse accezioni”.

La sua produzione ha un arresto di circa un quinquennio. I motivi sono legati a eventi privati, ma la ripresa non tarda: è pronta la bella mostra Capri, 1997, e altre seguiranno, con esposizioni sempre più ricche dove i colori sfumano dai rossi imbronciati nel prugna leggero fino al rosa ciclamino, che non è alba e non è tramonto, mentre gli azzurri restano sospesi nell’infinito esistere del tempo che si fonde con lo spazio immenso dell’Universo; né esiste lo scandire delle ore del giorno, perché Maria dipinge il tempo dello spazio.

Le Opere

Nel trasmettere sulle tele il suo sentimento di vita, Maria Racana Terracciano conferma la scelta stilistica originaria nelle forme epurate da particolari cognitivi, per farci viaggiare con lei in un infinito, se possibile, sempre più esteso.


Le mostre


Molte sono state le richieste di partecipazione a mostre collettive e personali, come a esposizioni di piccolo respiro in gallerie private, alle quali Maria Ràcana Terracciano ha risposto volentieri, mostrando nei suoi lavori la costante ricerca elaborata nel suo specifico, personale segno pittorico. Le sue opere sono sempre tele campite dalla sua pittura, a tecnica mista, che spazia in illimitati orizzonti pur se variate sono le misure del supporto: in esse i concetti di "piccolo” e "grande” si confondono spesso, tanto che è necessario vedere da vicino le sue opere per saperne le misure. Il suo temperamento, riservato all’apparenza ma forte e determinato anche nelle scelte di vita, la porta negli anni Settanta del Novecento a partecipare a molte collettive che hanno come collante motivi di lotta ideologicamente caratterizzata; tuttavia nella sua espressione pittorica non compare mai un segno arrogante, un solo eccesso segnico che infranga l’immagine compositiva del suo stile.

Successive e di grande resa sono le esposizioni personali, diverse esibite in luoghi Istituzionali in Italia e all’estero, in Europa a Ginevra e negli Istituti Italiani di Cultura di Praga e Madrid, fino all’Asia, a Instanbul, nella collettiva per il Padiglione Italia per la ricorrenza del Centocinquantesimo Anniversario dell’Unità d’Italia. Ultimamente ha realizzato per l’avvocato Paola Severino, già Ministro della Repubblica, un ritratto che andrà esposto tra la serie dei Ministri di Giustizia che hanno partecipato ai Governi della Repubblica nel Palazzo di Giustizia a Roma. Nell’ esposizione permanente della Farnesina è ospitata una sua opera. A Napoli presso il museo PLART di Maria Pia Incutti espone l'opera Verso lo Spazio e nel Museo A.R.C.A., in Santa Maria la Nova a Napoli, dalla fine del 2010 è esposta la sua Donna sotto le stelle, parte della trilogia esposta a Castel dell’Ovo di Napoli nello stesso anno.

Mostre collettive


Molte sono state le richieste di partecipazione a mostre collettive e personali, come a esposizioni di piccolo respiro in gallerie private, alle quali Maria Ràcana Terracciano (Napoli, 1930) ha risposto volentieri, mostrando nei suoi lavori la costante ricerca elaborata nel suo specifico, personale segno pittorico. Le sue opere sono sempre tele campite dalla sua pittura, a tecnica mista, che spazia in illimitati orizzonti pur se variate sono le misure del supporto: in esse i concetti di “piccolo” e “grande” si confondono spesso, tanto che è necessario vederle da vicino le sue opere per saperne le misure. Il suo temperamento, riservato all’apparenza ma forte e determinato anche nelle scelte di vita, la porta negli anni Settanta del Novecento a partecipare a molte collettive che hanno come collante motivi di lotta ideologicamente caratterizzata; tuttavia nella sua espressione pittorica non compare mai un segno arrogante, un solo eccesso segnico che infranga l’immagine compositiva del suo stile.

Incendium Pan, Napoli Giugno 2013

Mattinarte - 150 loghi d’artista per Il Mattino PAN, Napoli dicembre 2012

Immagine Italia Padiglione Immagine Italia Istanbul Art Fair, Istanbul novembre 2011

Sorelle d’Italia Museo ARCA, Santa Maria la Nova Maggio 2011

Mostra Internazionale Ginevra, Palazzo delle Nazioni Unite, Novembre 2009, organizzata dall’O.N.U. La sua opera è stata premiata

Solo donne tranne quattro Ercolano, Villa Signorini, giugno 2008

Solo donne tranne quattro Napoli, Palazzo Crispi, 2007, Studi Aperti, Napoli 2006 organizzata dall’ Assessorato alla Cultura del Comune di Napoli

Solo donneNapoli, Città della Scienza, 2005

Pittori per la paceRoma 1983

Questioni delle Arti-Incontri Internazionali Anacapri, luglio 1982, coordinatori Gillo Dorfles, Gianni Pisani

La Pace è cultura. Quale?Roma, Mercati di Traiano, marzo 1982, organizzata dall’ Assessorato alla cultura del Comune di Roma

Seconda Mostra Nazionale d’ Arte Venezia, Padiglione Svizzero, giugno 1981

Festival dell’ Unità Napoli, Villa Comunale-Circolo della Stampa, maggio 1980

Spazio ‘83 Napoli, Studio di Anna Maria Pugliese E Marisa Albanese, 1979 con la partecipazione di Filiberto Menna

Mostra Aperta nel Quartiere Napoli, Casale di Posillipo, 1979

Falce e pennello Napoli, sede del P.C.I., aprile 1979, organizzata dal Sindaco Maurizio Valenzi

Nuova Identità Napoli, febbraio-marzo 1979, organizzata dalla casa editrice La Nuova Italia

Seconda Proposta Ecologica Napoli, Giardino Zoologico, luglio 1978

Napoli a piedi. Percorso di artistiNapoli, giugno 1978, organizzata dal quotidiano Paese Sera

Mostra Operatori Arti Visive Napoli, Casina Pompeiana, marzo-aprile 1978, organizzata con il Patrocinio del Comune di Napoli

Quadri per tutti Napoli 1978, organizzata in occasione del convegno, ‘Infanzia Ambiente Servizi Sociali’

Mostre personali


Successive e di grande resa sono le esposizioni personali, diverse esibite in luoghi Istituzionali in Italia e all’estero, in Europa, a Londra, a Ginevra e negli Istituti Italiani di Cultura di Praga e Madrid. In Asia, a Istanbul, partecipa con molte opere, una esibizione rilevante, alla collettiva per il Padiglione Italia per la ricorrenza del Centocinquantesimo Anniversario dell’Unità d’Italia. Ultimamente ha realizzato per l’avvocato Paola Severino, già Ministro della Repubblica, un ritratto che è esposto tra la serie dei Ministri di Giustizia che hanno partecipato ai Governi della Repubblica nel Palazzo di Giustizia a Roma. Nell’esposizione permanente della Farnesina, a Roma, è ospitata una sua opera. A Napoli, presso il museo PLART di Maria Pia Incutti è esposta permanentemente l’opera Verso lo Spazio e nel Museo A.R.C.A, Oltre il Chiostro, in Santa Maria la Nova a Napoli, dalla fine del 2010 è esposta l’opera in copertina, Donna sotto le stelle, parte della trilogia esposta a Castel dell’Ovo di Napoli nello stesso anno.

Istituto Italiano di Madrid - Colores Del Infinito Madrid, settembre - ottobre 2012

"Es un honor poder presentar la exposición de Maria Ràcana Terracciano en la sede del Instituto Italiano de Cultura de Madrid. Sus obras son fruto de una gran sensibilidad reforzada a lo largo de los años a través de su formación clásica.

La pintura es el vehículo, gracias al cual su innato talento le permite expresar su visón de la vida, sin olvidarse nunca del compromiso social, de la soledad y dela injusticia, como a la hora de rescatar el papel de la mujer de su histórico aislamiento. Su delicado y elegante trazo, sus colores difuminados, nunca violentos, acompañan al espectador en un viaje en busca de un espacio y de un tiempo infinito. Su iconografía abstracta hace reflexionar para que la mirada trascienda la apariencia y se acerque a los misterios de la Existencia." (Leonardo Visconti di Modrone, Ambasciatore d'Italia in Spagna)

L’aria delle donne
AL BLU DI PRUSSIA
Napoli, 12, 30 GIUGNO 2012

Spazio in arte
Praga, Istituto Italia di Cultura, Chiesa di San Carlo Borromeo
settembre ottobre 2011

La mostra divisa in tre sezioni, dedica la terza all’Italia per celebrare i 150 anni in un luogo internazionale come Praga.
L’Italia appare come creatura “da sempre emigrante nel suo aspetto proteso sul mare nostrum…Paesaggi urbani distinti tra loro per brevi dettagli mai descrittivi hanno il sapore di una diversità che non omologa, anzi collega nel viaggio infinito della grande storia il vivere degli spazi certamente abitati, dove però l’uomo non appare perché transita, in quel perenne fluire dell’Infinito dove si distendono lievi a colorare atmosfere sorprendentemente inospitali a qualsiasi soffio di vento.
Sospese nell’aria come in attesa di un’evento che mai si rivela, le immagini, compaiono descritte nella perenne atmosfera della Storia, una storia infinitamente unitaria nella quale passato e presente si mescolano ancora una volta non opponendo confini.

Donnemaria
Napoli, Castel dell'Ovo
novembre 2010

Spazio, Tempo, Infinito
Le opere di Martia Ràcana Terracciano
Lecce, Conservatorio di Sant’ Anna, dicembre 2007
organizzata dal Comune di Lecce e dall’ ANDE,
presentata dal Sindaco Adriana Polibortone

Lo Spazio Infinito
Napoli, studio di Giuliana Morelli, maggio 2003

Spazio/Tempo
Napoli, Galleria d’ Arte Moderna 31, via Crispi, maggio 1998

Capri [Spazio,Tempo, Infinito]
Capri, Centro Caprense Ignazio Cerio, 21-31 agosto 1997

Ritratti
Lecce, Galleria La Barcaccia,1985/p>

Rassegna stampa


  • Giugno
    2012

    Chiaia Magazine

    di Valeria Puntuale

  • Giugno
    2012

    Corriere del Mezzogiorno

    di Giovanna Muzzillo

  • Giugno
    2012

    Il Mattino

    di Paola De Ciuceis

  • Giugno
    2012

    Il Denaro

    di Annamaria Liberatore

  • Giugno
    2012

    Il Mattino

    di Paola De Ciuceis

  • Settembre
    2012

    Il Mattino

    di Paola De Ciuceis

  • Settembre
    2012

    Invito Madrid

  • Dicembre
    2012

    Invio mostra PAN

  • Dicembre
    2012

    Il Mattino

    di Paola De Ciuceis

  • Novembre
    2011

    Immagine Italia
    mostra Istambul

  • Novembre
    2011

    Il Mattino

    Daniela Ricci

  • Novembre
    2010

    Il Mattino

    Pasquale Esposito

  • Ottobre
    2010

    Corriere del Mezzogiorno

    F.M.

  • Gineva
    2009

    D.B. International


    The Magazine of Diplomacy
    and International Business

  • Dicembre
    2007

    Arte e Luoghi,
    mensile di arte cultura

    di Antonella Lippo

  • 6 Dicembre
    2007

    La gazzetta
    del Mezzogiorno

  • Dicembre
    2007

    La gazzetta
    del Mezzogiorno

    di F. M.

  • Marzo
    2007

    NapoliPiu'

    di Lucrezi.

  • Marzo
    2000

    Corriere del Mezzogiorno

    di Melania Guida

  • Giugno
    2000

    Corriere del Mezzogiorno

  • Marzo
    1999

    Corriere del Mezzogiorno

  • Agosto
    1997

    Corriere del Mezzogiorno

    Eva Caroli

  • 23 Maggio
    1984

    Napoli Notte

  • Gennaio
    1981

    Il Mattino

    Ugo Piscopo

  • Aprile
    1979

    Falce e Pennello

    Sede del PCI di Napoli

  • Maggio
    1979

    L’Unità

    Maria Roccasalva

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